Un obiettivo, la qualificazione in Champions, se n’è andato quando era ancora estate, un altro, la Coppa Italia, ci ha abbandonati mercoledì sera a San Siro contro il Milan. Cosa resta? L’Europa League. Competizione che però passa da un non scontato playoff contro il Porto.
La speranza è di poter salire ancora in campionato, visto che il calendario ci sorriderà con partite contro squadre di bassa classifica, ma da cui passerà buona parte della stagione. Il futuro non è solo domani, ma anche dopodomani e andiamo a toccare la corda del Ranieri dirigente pronto a costruire la Roma del prossimo anno.
L’arrivo di Rensch, Salah-Eddine e Gourna-Douath, ci fanno capire che si sia pensato più al futuro che al presente. Però, per chi si sta costruendo la squadra dal momento che manca l’allenatore? Di certo non per Ranieri. A fine stagione ci sarà la resa dei conti anche dei prestiti come Le Fée e Zalewski. La missione sarà quella di mostrare questi nuovi arrivi, magari proprio a partire da Venezia e cercare di capire se possono dare una mano alla causa.
Paredes è rimasto e si vedrà se rinnovargli il contratto di un altro anno, da Cristante a Celik, da Pellegrini a Saud, sono più o meno sotto esame. Ranieri, con Ghisolfi ed il CEO, avranno molto da lavorare, facendo i soliti conti coi soldi e con la UEFA. Sir Claudio, inoltre, deve tenere in piedi una stagione che non è ancora finita.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni