Per le big quella delle nazionali è quasi sempre una sosta vietata. Vietato lavorare a ranghi completi, vietato provare schemi e movimenti, vietato ovviamente farsi pure un’idea sulla formazione da schierare in campo nella partita successiva. Eppure, stavolta, alla Roma è successo qualcosa di strano. Un inedito, a dirla tutta: pur dovendo rinunciare a undici calciatori impegnati nelle qualificazioni mondiali in tre diversi continenti – Europa, Africa e Sud America -, Gasperini dal 2 settembre ha potuto contare su molti dei fedelissimi che manderà in campo domenica con il Torino (…).
Ha infatti lavorato intensamente con un gruppo allargato, del quale hanno fatto parte 7 titolari della sfida ai granata: Svilar tra i pali, Hermoso in difesa, Cristante a centrocampo, Rensch e Angeliño sulle fasce e Dybala con Soulé sulla trequarti. Sette undicesimi dello schieramento a disposizione pure durante la sosta, un fatto che avrà certamente fatto piacere a un tecnico abituato a portare le proprie squadre a un livello superiore soprattutto quando ha la possibilità di metterci mano nel quotidiano.
Quasi sempre, ad esempio, la sua Atalanta faticava nel girone d’andata, quello in cui sono concentrati il maggior numero di finestre Fifa (tre, una a settembre, una a ottobre, una a novembre), per poi decollare in quello di ritorno. Non era soltanto un caso, bensì la logica conseguenza del “distacco a singhiozzo” della prima parte di stagione. Perdere tutti insieme Scalvini, Hien, Kossounou, Kolasinac, Djimsiti, Ruggeri, De Roon, Ederson, Pasalic, De Ketelaere, Lookman, Retegui e Scamacca aveva un certo peso nell’economie delle cose nerazzurre, svuotando ogni volta Zingonia di tutti gli inamovibili.
Dopo aver recuperato Rensch dal problema al ginocchio, Gasperini è subito entrato nell’ottica di idee di schierarlo sulla fascia destra. Oggi considera infatti Celik come un cambio più utile nei tre dietro. Così, ancor prima dell’infortunio di Wesley in nazionale, una maglia su quella corsia era stata già assegnata. L’opportunità di avere Svilar stanziale a Trigoria a causa di un intrigo internazionale legato al regolamento Fifa (…) si è aggiunta ad almeno altre due concomitanze rare: la permanenza contemporanea di Dybala e Soulé, non convocati dall’Argentina, e l’assenza di Cristante dalla lista dei convocati di Gattuso, oltre al fatto che Angeliño non ha mai fatto parte della nazionale spagnola e difficilmente potrà trovare spazio adesso. A questa abbondanza possiamo aggiungere Pellegrini: finito il mercato, non c’era miglior momento di questo per testare – (…) – le sue doti da centrocampista.
Gli altri quattro slot della formula anti-Toro dovrebbero essere già definiti. Mancini e N’Dicka completeranno il pacchetto arretrato (…), Koné affiancherà Cristante in mezzo al campo e Ferguson occuperà di nuovo il centro dell’attacco con Dovbyk pronto a subentrargli. In attesa che i nuovi possano entrare nei meccanismi del calcio gasperiniano, l’allenatore che in questa prima parte di Serie A ha utilizzato meno calciatori in assoluto (…) continuerà sulla scia delle certezze.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota











