Altre due partite per A alimentare il sogno Champions, la Roma resta aggrappata al filo della speranza tenuto teso dall’Atalanta che dovrà vincere l’Europa League e restare quinta in classifica affinché non si spezzi. Ma quelle contro Genoa ed Empoli saranno probabilmente anche le ultime due partite della LuPa. La coppia ha smesso di mordere nel momento più importante, tra infortuni, scarsa condizione, stanchezza e poco supporto. Per questo le ultime due gare possono segnare la fine, e far scattare una vera e propria rivoluzione in attacco.
Dybala, Lukaku, Azmoun e Abraham: quattro attaccanti dal futuro ancora tutto da definire. Quaranta gol segnati dal reparto in questa stagione tra campionato e coppe, venti i milioni di stipendio percepiti in tutto dal quartetto che verrà sciolto alla fine della stagione: in sostanza ogni gol è costato alla Roma mezzo milione di euro.
Dybala ha trascinato a lungo la Roma ma è mancato per infortunio in qualche momento decisivo della stagione, Lukaku ha segnato 20 gol, 13 in campionato ma solo uno alle squadre che precedono la Roma in classifica, Azmoun è vero che ha giocato poco ma non sempre ha sfruttato le occasioni, Abraham è reduce da un lungo infortunio ma si è divorato occasioni da gol clamorose davanti alla porta.
Specialmente in caso di mancata qualificazione alla Champions, allora è quasi certo che Lukaku tornerà al Chelsea per poi accettare una nuova offerta, probabilmente da quell’Arabia. E a proposito dei sauditi, resta in bilico anche la posizione di Dybala, richiestissimo dagli sceicchi.
Difficilmente poi resterà Azmoun, il cui riscatto dal Bayer è fissato per 12,5 milioni di euro. Cifra che la Roma non vuole pagare. Resta Abraham, in tutti i sensi. Difficile che una squadra si faccia carico di un giocatore appena rientrato dalla rottura del crociato. Il cui prezzo tra l’altro non è neanche così basso. Non converrebbe neanche alla Roma svalutarlo dopo un anno di stop. Tammy resterà e sarà uno degli attaccanti di un reparto ancora tutto da scoprire.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi