Mancano i gol ma non le polemiche. Neanche la vittoria (la prima) in Europa League con la Dinamo Kiev ha risollevato la Roma dalle sabbie mobili di una stagione che sembra non voler decollare. Il rigore di Dovbyk ha regalato tre punti, ma la prestazione dei giallorossi è stata tutt’altro che convincente. E soprattutto in città non si fa altro che parlare del “caso Hummels”.
Zero minuti per il tedesco che ormai da praticamente due mesi si allena ininterrottamente. Ma partiamo dai numeri. Dieci gol in undici gare stagionali sono la fotografia di una squadra incapace di rendersi pericolosa e tremendamente compassata nel possesso del pallone. Problemi che stavano già emergendo con De Rossi, ma che con l’arrivo di Juric sono diventati ancor più evidenti. Senza esterni prestanti e con Dybala e Pellegrini a corrente alternata (un gol in due, dell’argentino, su calcio di rigore) segna solo Dovbyk.
L’ucraino è già a quota 5 reti in stagione, che rappresentano la metà del totale messo insieme dalla Roma. Tra l’altro, l’ex Girona ha siglato soltanto reti che hanno sbloccato il punteggio, che in due occasioni ha portato al successo (Udinese e Dinamo Kiev) mentre nelle altre tre a pareggi con recriminazioni. Il resto del bottino lo hanno arricchito Shomurodov, Dybala, Baldanzi, Cristante e Pisilli. Ma avere meno gol segnati che partite disputate è un segnale preoccupante per il futuro.
Peraltro per ritrovare un dato del genere bisogna andare allo scorso millennio, perché negli anni duemila non è mai accaduto. Anzi, per ritrovare dati simili bisogna tornare al biennio 2010-11 e 2011-12 quando furono 11 e 12 gol. A questo punto della scorsa stagione, infatti, i giallorossi erano già a 26 sigilli. A mezzogiorno Juric tornerà a parlare alla stampa dopo la dura conferenza stampa pre-Dinamo che però non ha portato gli effetti desiderati, visto che contro gli ucraini tutto si è visto fuorché una squadra “bestiale” e “affamata”. Per il tecnico la trasferta in casa della Fiorentina sarà un altro banco di prova importante.
La società fa trapelare fiducia ma la sensazione di precarietà resta. Soprattutto con i viola è quasi una finale da dentro o fuori per la corsa alla Champions. La Roma è decima dopo otto turni, e una sconfitta potrebbe far scivolare la distanza dal quarto posto gia oltre i sei punti e con diverse squadre nel mezzo. Senza considerare che dopo la sosta di novembre i giallorossi affronteranno Napoli, Atalanta, Milan e Lazio nel giro di sette turni. Un tour de force non indifferente che viaggerà di pari passo alle ultime gare della prima fase di Europa League e al ritorno della Coppa Italia.
Tutte sfide che spera di vivere da protagonista anche Mats Hummels. Dopo il riscaldamento lungo un tempo nella serata di coppa dell’Olimpico, i tifosi si interrogano sul motivo per il quale l’ex Dortmund non abbia ancora visto il campo. Intanto lui, dopo aver scherzato con alcuni tifosi a Trastevere, ieri ha pubblicato l’ennesimo contenuto provocatorio sui social. “Allenamento, come sempre”. Un altro inequivocabile messaggio lanciato al tecnico che sembra proprio non considerarlo. Eppure sono passati due mesi dal suo arrivo (come per quello di Hermoso) e chi se non lui potrebbe portare un po’ di mentalità vincente a questa squadra?
FONTE: Il Tempo – L. Pes