Va a finire che le cose mi-gliori dell’amichevole contro il Kosice – andata e ritorno in giornata dalla Slovacchia – so-no stati il debutto della nuova maglia Adidas, davvero molto bella, e la voglia di fare dei tantissimi Primavera (i «bambini», come li chiamava Mou) che hanno evitato alla Roma la sconfitta. Assist di Graziani e tocco morbido di Pisilli – che aveva segnato anche nel 6-1 al Latina – hanno equilibrato il sesquipedale errore in disimpegno di Darboe, schierato da regista, che aveva mandato in vantaggio il Kosice che inaugurava il suo nuovo stadio. Un regalo non previsto, anche perché fino all’8 del secondo tempo gli slovacchi avevano creato ben poco.
Ieri De Rossi ha dovuto fare a meno dei nazionali Cristante, Pellegrini, El Shaarawy e Mancini, di Paredes reduce dalla Coppa America, del fresco sposo Dybala, di Smalling e Abraham rimasti a Roma per piccoli problemi muscolari. Il tecnico giallorosso si è trovato così a far giocare Solbakken centravanti. Il norvegese ci ha messo la buona volontà ma si è dimostrato inadatto al ruolo, mancando anche la migliore occasione del primo tempo, tardando a tirare il pallone recuperato da Bove, capitano di giornata.
Cosa resta, allora, della seconda amichevole stagionale, dopo il 6-1 al Latina? In positivo: la personalità del classe 2007 Buba Sangaré e la freschezza dei ragazzini schierati tutti insieme nella ripresa; la duttilità tattica di Le Fée, che ha giocato da mezzala sinistra anche per verificare la futura coesistenza con Paredes; un paio di giocate di Baldanzi; tanti giocatori in campo per un’ora per alzare il fondo atletico in vista del debutto in campionato, il 18 agosto, in trasferta a Cagliari. (…)
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini