Dato a Ranieri quello che è di Ranieri l‘applauso dello stadio e uno striscione della Sud, la Roma di De Rossi non fa sconti. La terza vittoria in tre partite, la più convincente, è il modo migliore per avvicinarsi al momento della verità: Inter in campionato e Feyenoord in Europa League. A chi dice, preso dalla nostalgia, che Verona, Salernitana e Cagliari erano avversarie facili si può ricordare che contro di loro Mou aveva preso 4 punti e non 9. Non c’è stata partita, visto che Pellegrini tre gol in tre gare con DDR I’ha sbloccata al 2′. Petagna, un disastro nei ripiegamenti difensivi, gli ha fornito un assist involontario. Nella ripresa, il centravanti ha provocato il rigore del 3-0. Il saggio Bagnoli diceva: “Il terzino faccia il terzino”.
Alla vigilia, De Rossi ha fatto a Dybala il più bel complimento possibile, dicendo che i campioni come lui e come Totti possono cercare la posizione preferita in campo. La Joya lo ha ripagato con il 2-0, una vera gemma. Lì è ricomparso Dybala, che ha coronato con il gol la più bella azione dell’era De Rossi. I paragoni con il passato sono inutili, però è lampante che adesso si respira un’altra aria. Più serena e divertente, perché stiamo pur sempre parlando di calcio. E il gol del 4-0, segnato da Huijsen, un ragazzo che farà tanta strada ma non a Roma, è sembrato un simbolo del new deal. Ora, sotto con le big.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri