Benvenuti a Roma, stadio Olimpico, il tempio del calcio vincente e adesso pure attrattivo, luogo di perdizione per gli avversari internazionali della Roma, nel vero senso della parola: qui sanno di perdersi, e perdere. Lasciate ogni speranza o voi che entrate, insomma, scriverebbe Dante se fosse chiamato a collaborare con Il Romanista. Ma un altro Dante, poeta persino più raffinato, da queste parti è già passato e ha lasciato a memoria futura il suo “Daje Roma Daje”, componimento buono per tutte le partite. Pure per questa: di fronte Roma e Brighton, per l’andata degli ottavi di Europa League (…).
Dicono sia uno svantaggio giocare la prima in casa di una doppia sfida ad eliminazione diretta. Ma andatelo a dire ai ragazzi del Brighton che senza alcuna esperienza specifica (è la prima volta che i gabbiani arrivano agli ottavi di una competizione europea) si troveranno stasera, o per meglio dire nel tardo pomeriggio, calati in questa realtà parallela dello stadio più caldo d’Europa dove più di 60.000 pazzi da due anni ormai non lasciano libero neanche un seggiolino di quelli a loro riservati. E stasera sarà pieno anche il settore ospiti, con diversi migliaia di tifosi inglesi che da ieri scorrazzano per Roma.
Forse stavolta il fatto di giocare l’andata in casa potrebbe non essere uno svantaggio: il Brighton non punta tutto sull’ambiente, ma sul gioco, è più pericoloso in trasferta che al Falmer Stadium. E quindi se la componente ambientale sarà importante lo sarà qui e ora, stasera, più che tra sette giorni nel sud dell’Inghilterra. Lì si potranno aggiustare le cose se qualcosa oggi non sarà andata per il verso giusto. (…)
Tra lui e il suo amico De Zerbi sarà un bel braccio di ferro. Nessuno mollerà la presa finché non sarà ufficialmente battuto, e la sentenza arriverà con molta probabilità solo all’ultimo minuto della gara di ritorno. Ma quando stasera fischierà l’inizio delle ostilità il francese Letexier (arbitro già visto in campo a Praga quest’anno, ci sembrò tra i più bravi d’Europa), le due squadre si avventeranno una sull’altra e c’è da credere che ai quarti arriverà non necessariamente la più forte, ma quella delle due che commetterà meno errori. (…)
La tradizione della Roma contro le inglesi è pessima, soprattutto in trasferta (una sola vittoria nella storia, era il 2001, e perdipiù inutile, a Liverpool, dopo aver perso 0-2 in casa), ma all’Olimpico la Roma soprattutto in Europa League è una sorta di carrarmato: nelle ultime 23 gare casalinghe ha perso soltanto contro il Betis Siviglia (1-2), nella fase a gironi dello scorso anno, sconfitta indolore. Per il resto sono stati collezionati 17 vittorie e 5 pareggi. Più in generale negli ultimi 4 precedenti casalinghi con le inglesi sono arrivate 4 vittorie (Leicester 1-0, Manchester United 3-2, Liverpool 4-2, Chelsea 3-0). (…)
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco