Campidoglio a caccia di una figura di raccordo tra Comune, società e territorio, inteso come residenti e associazioni di residenti, in vista dell’avvio dei lavori per la realizzazione dello stadio della Roma a Pietralata. Lo ha spiegato ieri l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitrale, Maurizio Veloccia ai microfoni di radio New Sound Level fm90: «Stiamo pubblicando l’avviso per individuare il coordinatore del dibattito pubblico che è quella procedura attraverso la quale coinvolgiamo il territorio sul progetto anche per ascoltare e recepire osservazioni, proposte, critiche, alternative progettuali. È un processo normale, previsto dalla legge per grandi opere di questo tipo».
Partito dunque l’avviso per individuare il soggetto esterno che dovrà svolgere questa funzione, anche «di garanzia». «La Roma – ha spiegato ancora Veloccia – si sta impegnando per avviare tutte le fasi legate al progetto finale cioè quello che dovrà essere consegnato e dovrà permettere di avere proprio i permessi di costruire lo stadio. Siamo abbastanza in linea con i tempi che c’eravamo dati, questa ulteriore delega espropriativa (il riferimento è alla delibera approvata in aula Giulio Cesare pochi giorni fa, ndr) potrà permettere di accelerarli».
«Avevamo il paradosso – continua l’assessore – che il soggetto attuatore costruiva facendo tutto quello che doveva fare, poi gli mancava un tratto d’imbocco in fogna o una rampa, e doveva attendere i tempi degli espropri e i tempi anche tecnici del comune che magari ritardavano l’opera. Noi abbiamo detto no».
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione dell’impianto, «immaginiamo subito dopo le vacanze di avviare e completare in tempo piuttosto ristretto il dibattito pubblico e quindi dare alla Roma anche le osservazioni del territorio per costruire un progetto definitivo che sia il più possibile solido e possa ottenere tutti quanti i permessi anche da tutti gli altri enti», a cominciare dalla Regione.
FONTE: Il Tempo – Red. Cro.