Svilar e poi tutti gli altri. In un mercato tutto da inventare, nella rosa della Roma esistono anche delle certezze. De Rossi, in continuo contatto con Ghisolfi da quando il diri- gente francese, ha chiaro in testa la lista dei calciatori da cui ripartire nella prossima stagione. Tra certezze ormai costanti e ragazzi che gli hanno dato tanto nella sua prima parte di esperienza in giallorosso.
Con una regola fondamentale: nessuno è incedibile. Seppur i Friedkin sin dal loro arrivo a Roma hanno voluto tenere i loro calciatori più preziosi, ma la necessità di rivoluzionare la squadra e di risanare le casse obbliga anche la famiglia texana a valutare eventuali offerte importanti per chiunque, nessuno escluso. Il tecnico parte dalla porta con Svilar considerato primo e fondamentale tassello della nuova Roma, visto il rendimento della seconda parte di stagione.
L’ex Benfica, che due estati fa aveva firmato un triennale da svincolato, ora attende sviluppi sul proprio contratto con giallorossi dopo che nel corso della stagione si è guadagnato i gradi del titolare e ha incantato mezza Europa con le sue parate. Davanti al belga la coppia dei centrali nelle idee del tecnico resterà quella della passata stagione con Mancini e N’Dicka che godono della piena fiducia dell’allenatore, così come Paredes (al quale ancora una volta verranno affidate le chiavi del centrocampo) e Pellegrini, atteso alla prova dell’Europeo con la dieci azzurra sulle spalle.
C’è poi il discorso legato a Paulo Dybala, che dal 1° luglio potrà liberarsi con la clausola sia valida per l’Italia che per l’estero, ma che nel suo futuro vede ancora i colori giallorossi. La priorità dell’argentino, infatti, resta la Roma, salvo proposte irrinunciabili dalla Premier che potrebbero farlo vacillare. Cristante ed El Shaarawy allo stesso modo formano la spina dorsale della Roma che verrà in attesa dei primi colpi di Ghisolfi, che tra le sue priorità ha gli esterni d’attacco, il terzino destro, il centravanti e almeno un rinforzo a centrocampo. Si continua a lavorare per costruire una rosa davvero competitiva per tornare in Champions League.
FONTE: Il Tempo – L. Pes