Da una parte il lancinante dolore per la terza finale consecutiva sfumata sul più bello, dall’altra l’immenso orgoglio per un’impresa sfiorata. In mezzo la necessità di ripartire subito, con le ultime energie residue, gettandosi in apnea nello sprint finale, a caccia di un piazzamento in Champions che manca ormai da troppo tempo. Se la finale quella vera, a Dublino, la Roma l’ha soltanto accarezzata, ora il campionato ti fornisce l’opportunità di giocartene tre di finali, (…).
Con la Lazio che ormai a distanza di sicurezza – 5 i punti reali di differenza, considerando il vantaggio negli scontri diretti – e il Bologna che, a meno di un suicidio calcistico, sembra abbastanza sicuro del suo quarto posto, l’ultimo slot utile per la coppa dalle grandi orecchie sembra ormai una faccenda tra Roma e Atalanta, attualmente appaiate a quota 60 punti.
(…) Pellegrini e compagni però hanno ancora il destino nelle proprie mani o, se preferite, nei propri piedi. Tre vittorie – lo scontro diretto al Gewiss Stadium e le sfide a Genoa ed Empoli -, infatti, darebbero la garanzia del quinto posto alla Roma, indipendentemente dal cammino della Dea nelle restanti tre partite. I bergamaschi a quel punto potrebbero soltanto riagganciarti, ma qualsiasi vittoria romanista a Bergamo proietterebbe i giallorossi in avanti sul piano degli scontri diretti, dopo il pari dell’andata.
Impresa comunque tutt’altro che semplice, con l’Atalanta che, al netto di qualche infortunio, sembra più brillante dal punto di vista fisico, rispetto ad una Roma che sembra arrivata all’ultima curva con la spia della riserva accesa già da un po’. Le fatiche di 51 gare stagionali già giocate – tra campionato e coppe – si fanno sentire, in quella che è stata un’annata lunghissima e difficile, (…).
Come spesso accade però, tutto si decide alla fine e dall’esito di questo ultimo scatto non dipenderà soltanto la valutazione della stagione, ma anche parte del futuro, che comunque con Daniele allenatore appare radioso. Avere o meno i soldi della Champions – che il prossimo anno si trasformerò, con nuovo format e introiti ancora maggiori – farà tutta la differenza del mondo e inciderà inevitabilmente sul lavoro che il futuro direttore sportivo – in attesa che la Roma comunichi il nome – sarà chiamato a fare.
Qualora domani non dovesse arrivare la vittoria a Bergamo, le speranze Champions non sarebbero definitivamente spente. Anche da sesta, infatti, la Roma potrebbe sperare nella qualificazione, dipendendo a quel punto però dal successo dell’Atalanta contro il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, nella finale di Dublino del 22 maggio. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi