Straripante, dominante, divertente. Continua la marcia di Daniele De Rossi alla guida della Roma, al terzo successo consecutivo e provvisoriamente al quinto posto in piena corsa Champions. Colleziona 18 punti in sette partite e ottiene la terza vittoria esterna da quando è subentrato a Mourinho. Per inciso sotto la gestione dello Special One i giallorossi avevano raggranellato otto punti nelle dieci sfide giocate lontano dall’Olimpico. Un cambio di mentalità e di passo evidenti culminati nella crescita esponenziale di Dybala e Lukaku, entrambi in gol ieri sera: 10° sigillo per il belga e 11° per la Joya, celebrato dall’allenatore: “Sta mettendo in campo tutto il suo ta-lento. E un giocatore diverso, un esempio” è la riflessione di De Rossi.
Il poker rifilato dai capitolini al Monza non tragga però in inganno. La squadra di Palladino resta in gioco fino al 38′ quando viene infilzata da un vivacissimo Pellegrini (oggettivamente un altro giocatore rispetto a quello visto sotto la gestione di Mou). Prima di allora si rende pericolosa con Djuric che colpisce il palo e che in generale non rende inoperosa la serata di Ndicka. Soprattutto la marcatura asfissiante di Bondo su Dybala soffoca ogni velleità offensiva ai giallorossi. Così la Roma dopo la rete di Cristante annullata alla Var per millimetrico fuorigioco di Dybala, nel giro di quattro minuti azzanna la partita: prima passa in vantaggio con il capitano, servito da Lukaku. Poi è lo stesso belga a raddoppiare con il delizioso suggerimento di Dybala. La Joya danza leggera sotto la pioggia, e conclude la sua serata disegnando un’elegante parabola su punizione.
Paredes dal dischetto chiude i giochi dopo il rigore suggerito all’arbitro dalla Var: atterramento di Hujisen a opera di Bondo. Bella, impossibile e inutile la rete finale di Andrea Carboni. “Non posso dire che l’obiettivo Champions sia più vicino, mancano tante partite. Però abbiamo accorciato le distanze” osserva De Rossi, che attende con interesse la sfida fra Atalanta e Bologna: poi ci sarà tempo per pensare al Brighton, avversario di coppa. Palladino non ci sta: “Risultato bugiardo, condizionato dagli errori di Piccinini”. Di Gregorio è stato ancora una volta eccezionale: Handanovic in tribuna ha preso nota, per conto dell’Inter.
FONTE: Il Corriere della Sera – M. Colombo