I diciannove minuti (più recupero) più importanti della stagione. La Roma di De Rossi questa sera contro l’Udinese si gioca una fetta importante della partecipazione alla prossima Champions League. Serve riprendere il passo in campionato dopo la sconfitta di lunedì scorso contro il Bologna. Vincere per distanziare Atalanta e Lazio in classifica, dirette inseguitrici dei giallorossi per il quinto posto.
Un’occasione lampo, lunga poco meno di 20 minuti. Toccata e fuga, come la trasferta della squadra che partirà per il Friuli questa mattina per poi tornare nella Capitale al fischio finale. Ogni minuto di riposo guadagnato è oro per gli uomini di De Rossi, impegnati domenica contro il Napoli e poi giovedì prossimo contro il Bayer Leverkusen.
Questa sera (ore 20.00) si ripartirà dall’ 1-1 dopo le reti di Pereyra e Lukaku. Fischio di inizio al 71’, momento in cui lo scorso 15 aprile è stata sospesa la gara a causa dal malore di Ndicka — tornato ieri ad allenarsi a Trigoria dopo il nulla osta ricevuto dai medici martedì. Secondo il regolamento De Rossi non è obbligato a scendere in campo con gli undici in campo prima della sospensione, ma non potrà essere completamente libero di scegliere.
Indisponibili Aouar e Huijsen, sostituiti prima della sospensione. Pronto a giocare invece Azmoun, assente dalla prima trasferta a Udine ma a disposizione di De Rossi questa sera. Disponibili anche Llorente e Paredes, squalificati dopo l’ammonizione con il Bologna ma che sconteranno il turno di stop domenica prossima al Maradona contro il Napoli.
Tra i cavilli regolamentari, stanchezza e scelte tecniche, la formazione sarà comunque a trazione offensiva. Per provare a sorprendere l’Udinese e lo spartito studiato dal neo allenatore Fabio Cannavaro. La Roma vuole (deve) vincere e per farlo De Rossi punta su Azmoun. L’iraniano è reduce dal gol contro il Bologna e con l’assenza di Lukaku (ieri ancora a parte nell’allenamento di rifinitura) è lui il favorito per la maglia numero 9.
Nessuna bocciatura per Abraham che partirà dalla panchina. Ma alla Roma serve un gol, il prima possibile. E Azmoun ha dimostrato in questi mesi di avere le caratteristiche giuste per incidere subito. Accanto all’iraniano il tridente sarà composto da Dybala ed El Shaarawy. Per il resto formazione abituale con Celik, Mancini, Smalling e Spinazzola in difesa. E il trio Paredes, Cristante e Pellegrini in mezzo al campo.
FONTE: La Repubblica – M. Juric