Squadra che vince, di solito, non si cambia. E se vince un derby a maggior ragione. Il calendario dà a Ranieri l’opportunità di schierare ancora gli stessi undici (o comunque l’impianto di base) che ha battuto la Lazio domenica scorsa. Una partita ogni sette giorni è una cosa, ogni tre è un’altra. E tra poco si tornerà al tam tam campionato-coppe varie, meglio approfittare. Anche per dare continuità e soprattutto sfatare vari tabù, dal mal di trasferta all’imbattibilità di Italiano contro Ranieri.
Pellegrini ha smaltito l’affaticamento che l’ha costretto a uscire prima del tempo dal derby e non dovrebbero esserci problemi. Il capitano si è prepotentemente imposto contro la Lazio, Ranieri ha visto in lui una luce diversa e ci ha preso, come si dice a Roma. Del resto quando era subentrato, a Como – dopo la bella prova col Braga – e a Milano, era sembrato tutt’altro che lucido. Se sta bene, quindi, gioca. In coppia con Dybala dietro Dovbyk, (…).
Saelemaekers, ormai padrone della fascia destra da quinto, torna a Bologna – da diffidato, occhio – dove si mangiano le mani per non averlo riscattato dal Milan. Angeliño proverà a riproporre corsa e classe dall’altro lato. In mezzo Koné (anche lui in diffida) e Paredes più assortiti che mai. a difendere Svilar ci saranno i tre “tre”: Mancini, Hummels e Ndicka. Pisilli, Elsha, Baldanzi e Soulé pronti,(…).
FONTE: Il Romanista – G. Fasan