“Ci riuscirà (Edin Dzeko ndr) e magari supererà anche qualcun altro, arrivando anche oltre i cento».
Quindi lei gli rinnoverebbe il contratto? “Dipende da come sta, se è integro. In tal caso sì. Dopo un anno difficile ha saputo dimostrare tutto il suo valore. E non era facile, giocare qui e segnare 78 gol non è da tutti. Roma è una piazza esigente, c’è pressione e lui è uno dei giocatori top delle squadra. E quando le cose non vanno bene la gente se la prende sempre con i top, con chi fa la differenza. Detto questo, a lungo termine può restare anche per far crescere un giovane».
Potrebbe essere Schick? “Patrik è un’incognita. Potenzialmente ha tutto per essere un campione, le sue qualità non si discutono, ma non riesce ad esprimersi. Il motivo? Chi può dirlo, bisognerebbe conoscere il ragazzo, il suo carattere, l’ambiente che lo circonda”.
Ha virato sul 4-2-3-1 per «sistemare» Pastore ed invece ha riscoperto Lorenzo Pellegrini… “Di Francesco è bravo e intelligente. Pastore non lo vedrai mai buttarsi per terra per recuperare palla, ma ha le qualità per farti vincere le partite. Pellegrini invece va meglio sulla corsa, sull’intensità. Hanno caratteristiche diverse, Eusebio sceglierà a seconda dell’avversario. Avere due soluzioni è sempre meglio di una sola”.