La corsa alla Champions e al superamento del turno in Europa League, passa per i suoi gol. Dzeko deve tornare a segnare: nelle ultime 10 gare (compresa quella in Nazionale contro l’Italia) è riuscito ad andare in rete solo contro il Milan (27 ottobre). Altrimenti, per rivederlo esultare, bisogna tornare indietro addirittura al 29 settembre (trasferta di Lecce). Una miseria per un campione del suo calibro, considerando tra l’altro che era partito con il piede sull’acceleratore: 6 gol nelle prime 7 partite stagionali, 7 nelle prime 9.
Chissà che i ritorni di Pellegrini (giovedì svolto l’ultimo esame radiografico al quinto metatarso del piede: semaforo verde) e Mkhitaryan – entrambi inizialmente in panchina – non lo possano agevolare. Perché l’involuzione riguarda anche i rifornimenti ricevuti se Edin, nelle ultime tre partite, ha faticato addirittura a concludere in porta. Fonseca non può rinunciarci, ma non solo perché Kalinic è ai box. C’è infatti una Roma con Dzeko e un’altra senza. Anche se ultimamente manca nella fase di finalizzatore, in quella da rifinitore resta fondamentale.
Se domani riuscisse a sbloccarsi, il Brescia diventerebbe la sua 18a “vittima” in Serie A. Intanto toccherà quota 150 presenze in campionato. Il traguardo delle 200 con la Roma (comprese le coppe) non è lontano: domani saranno 195. Lieto fine prima di Natale. Magari da festeggiare con la zona Champions ritrovata, il turno di Europa League superato e soprattutto con qualche gol in più alle spalle. Spinazzola è tornato in gruppo e sarà convocato. Pastore, invece, non sta bene. È in dubbbio.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina