Una trasferta da non sbagliare, per continuare a credere nella qualificazione alla prossima Champions League e per dimenticare l’ultimo periodo nero. Questa sera la Roma di Fonseca si presenta a Bergamo al cospetto dell’Atalanta di Gasperini, che alla vigilia ha annunciato di voler schierare la miglior formazione possibile, senza pensare all’impegno di mercoledì con il Valencia, una sfida storica per i nerazzurri.
La parole d’ordine della conferenza stampa del tecnico portoghese è stata “esperienza”, un chiaro segnale mandato al proprio gruppo, da cui pretende compattezza e coraggio, senza buttare all’aria tutto il buon lavoro fatto nella prima metà di stagione, con un percorso di crescita bruscamente interrotto dalle vacanze natalizie.
Fonseca si affiderà alla vecchia guardia e rispolvererà dal primo minuto Bruno Peres, un giocatore passato dal fallimento della breve avventura in prestito allo Sport Recife (seconda serie brasiliana) ad essere l’autore di due cross decisivi quando è stato mandato in campo con Sassuolo e Bologna. «Abbiamo bisogno di lui come terzino» le parole dell’allenatore originario del Mozambico, che per sopperire alla squalifica di Cristante annuncia lo spostamento di Mancini in mediana – «E una possibilità forte, abbiamo fatto buone partite con grande equilibrio con Gianluca a centrocampo» – accanto a Veretout, per dare equilibrio a tutta la fase difensiva in evidente difficoltà nelle ultime uscite.
Al centro del reparto a protezione di Pau Lopez ci saranno Fazio (preferito a Cetin) e Smalling, con Spinazzola in netto vantaggio su Kolarov per giocare titolare a sinistra. Davanti alle spalle di capitan Dzeko agiranno Perotti, Pellegrini e Mkhitaryan, ampiamente elogiato dall’allenatore che ha rimandato l’esordio dal primo minuto di Carles Perez: «Miky è un calciatore importante, può giocare ovunque, anche come portiere, è uno dei più intelligenti che conosco. Abbiamo bisogno di esperienza nella squadra, per i giovani è più difficile un momento come questo. Perez? Contro l’Atalanta sarà una partita molto particolare e non è, forse, il miglior momento per farlo giocare». Fonseca, che ha schivato le domande su Petrachi smentendo qualsiasi divisione tra lui e il dirigente leccese, ha dedicato i titoli di coda a Diawara: «Sta migliorando giorno per giorno, la prossima settimana può essere decisiva. Speriamo che possa iniziare a lavorare con noi per capire come sta. I segnali sono molto positivi».
L’agente del guineano ha poi aggiunto: «Amadou sta lavorando otto ore al giorno per provare a tornare in campo il prima possibile». Di certo il suo sarebbe un recupero fondamentale, mentre a Trigoria si deve far fronte alla situazione di Pastore, non convocato per il problema cronico all’anca. Il Flaco, che costa 13 milioni annui al club, è stato sottoposto ad una doppia visita – prima da un luminare spagnolo e poi a Villa Stuart – e si è scelto di evitare l’operazione e di procedere con la terapia conservativa, strada seguita da Cristante e dallo stesso Diawara. Un salasso.
FONTE: Il Tempo – f. Biafora