(…) Nel sottopassaggio e negli spogliatoi sono volate parole grosse, prima tra Dzeko e un collaboratore dello staff, poi anche con l’allenatore. Il clima è diventato rovente, qualcuno si è messo in mezzo per evitare il peggio. I due non si sopportano da tempo, ma in questi mesi hanno provato ad andare avanti. Dzeko martedì è entrato in campo maldisposto, quando Fonseca lo ha buttato dentro all’inizio dei supplementari. Si sarebbe aspettato di essere chiamato in causa prima, in una partita da ribaltare per passare il turno, dopo che la Roma si era ritrovata sotto di due gol.
Giovedì Fonseca ha comunicato alla squadra la decisione di escludere Dzeko dalla lista dei convocati per la partita contro lo Spezia, anche con il ritiro della fascia di capitano. Una scelta dura, che ha scatenato la reazione dei giocatori. Anche Fazio avrebbe avuto un confronto abbastanza acceso con l’allenatore, che invece sarebbe rimasto deluso da Pellegrini, che ha preso le difese del capitano suo amico
I giocatori si sono schierati in quel momento dalla parte del capitano, contestando la scelta del tecnico. Anche se non tutti all’interno dello spogliatoio amano i comportamenti del bosniaco. Dunque giovedì, alla fine della riunione, Fonseca ha preso la decisione di escludere Dzeko. In un certo senso avallata dalla società, che non ha preso provvedimenti ufficiali nei confronti del capitano. Ma la fiducia nei confronti dell’allenatore resta a tempo. E già oggi sarà più chiaro l’indirizzo che prenderà il club.
Difficile ricomporre lo strappo tra Dzeko e Fonseca, ma ancora più difficile liberarsi oggi del centravanti divenuto scomodo, che guadagna sette milioni l’anno, anche per la prossima stagione. Inter e Juventus, che hanno mostrato in passato attenzioni nei confronti di Edin, non sono più nelle condizioni di fare un’operazione del genere. Un agente italiano lo ha offerto al West Ham, che cerca un centravanti e ha visto sfumare la possibilità di arrivare a Simeone. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo