Torna in campo la vera Roma, o meglio, quella che fin qui ha dato maggiori garanzie in termini di gioco e risultati. Fuori Huijsen e Kristensen (entrambi fuori dalla lista), fuori Azmoun e Baldanzi, dentro Llorente, Karsdorp, Pellegrini e Dybala. Niente male come scelte adesso per De Rossi che può contare su una rosa profonda (a meno di infortuni) e su giocatori di qualità, sia in difesa che in attacco.
La Roma adesso ha maggiori scelte, quelle che non aveva a disposizione Mourinho nei suoi mesi in panchina con l’emergenza difesa e centrocampo, sia per l’undici titolare sia per in corso d’opera. Il Feyenoord è avvisato, De Rossi spinto da un sold out da record (perché anche il settore ospiti è stato aperto al tifo giallorosso) e dai suoi giocatori vuole prendersi l’ottavo di finale e proseguire il suo percorso da tecnico in Europa.
L’unico cambio rispetto alla sfida contro il Cagliari, quella dove la Roma ha mostrato tutta la sua forza e la sua qualità sotto la guida di DDR, è quello in porta. Rui Patricio resta in panchina, dentro ancora Mile Svilar che in questo momento ha superato nelle gerarchie il portoghese arrivato ormai al capolinea della sua avventura alla Roma. Davanti al portiere serbo ci saranno Mancini e Llorente, ques’ultimo tornato titolare (anche per necessità) e pronto a una risposta importante visti i rientri di Smalling e N’Dicka, entrambi convocati all’Olimpico e pronti a subentrare in caso di necessità.
A destra riecco Karsdorp, in panchina novanta minuti contro il Frosinone, mentre a sinistra potrebbe essere confermato Angeliño, con qualche possibilità di Spinazzola di prendersi il posto o comunque entrare a gara in corso. Il centrocampo non cambia, ed è quello preferito da De Rossi: Cristante con Paredes e Pellegrini (Bove squalificato), anche lui lasciato inizialmente a riposo al Benito Stirpe e pronto a guidare i suoi contro il Feyenoord.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi