Dal rigore decisivo col Feyenoord per portare la Roma agli ottavi di Europa League, a quello (il quarto) fondamentale per regalare alla Polonia la qualificazione a Euro 2024 nello spareggio con il Galles. Un poco più di un mese Nicola Zalewski si è ritrovato protagonista dal dischetto in due occasioni importanti, ma ora è arrivato il momento di guadagnarsi la conferma sul campo anche in giallorosso.
Ha ritrovato la nazionale con cui in queste ultime uscite ha sfornato buone prestazioni, ma in giallorosso manca ancora qualcosa per rinascere dopo due stagioni non esaltanti. Con De Rossi ha collezionato nove presenze tra campionato ed Europa League. In due occasioni (contro Feyenoord e Brighton in trasferta) è partito dal primo minuto, e in generale ha messo insieme 279 minuti.
Il suo contratto scade nel 2025 e quella che verrà sarà l’estate decisiva per capire quale sarà il suo futuro. Lo scorso anno sembrava nella lista dei partenti di Pinto, che lo valutava non meno di 20 milioni. Ma salvo un timido interesse del Borussia Dortmund non ci fu la corsa ad accaparrarsi il cartellino del classe 2002 giallorosso che alla fine rimase a Trigoria per un altro anno. Con Spinazzola a disposizione e la propensione al sacrificio di El Shaarawy, nella gestione Mourinho aveva perso posti in gerarchia, ma anche oggi è un’alternativa e il suo valore e andato in calando negli anni.
Ma Nicola a Roma sta bene e farà di tutto per restare nella squadra che lo ha cresciuto e lo ha lanciato nel grande calcio. L’entusiasmo del successo in nazionale restituirà un calciatore carico a De Rossi che già da Lecce può essere una carta per De Rossi. Ma è soprattutto dal derby in poi quando torna l’Europa e si gioca ogni tre giorni che Zalewski potrà avere chance importanti per dimostrare che si può puntare su di lui per il futuro. Nessuna discussione per il rinnovo nelle scorse settimane, ma sull’agenda del nuovo dirigente il numero 59 sarà in cima alla lista dei profili su cui prendere scelte importanti.
FONTE: Il Tempo – L. Pes