Dunque è probabile che per Ranieri l’assetto più o meno definitivo della Roma – ora che Hermoso è tornato a disposizione e anche Cristante dovrebbe rientrare a breve – sia con tre difensori, quattro centrocampisti, e tre elementi più offensivi tra trequartisti e punte, vere o finte a seconda delle circostanze. (…)
Contro il Lecce è arrivata finalmente la prima, convincente vittoria della gestione Ranieri (…). Tra le particolarità della serata, l’inserimento di Abdulhamid al posto di Celik, l’attacco senza punti di riferimento vista l’assenza di Dovbyk, gli impulsi elettrici garantiti dall’impiego nell’ultima mezz’ora di Pisilli, le conferme su alti livelli di Hummels, Paredes e Koné e, non da ultimo, l’ostracismo nei confronti di Pellegrini presentato, almeno pubblicamente, come una cautela di natura psicologica nei confronti del capitano. Ognuno di questi temi meriterebbe un approfondimento specifico, ci limiteremo nell’analisi ad alcune considerazioni.
(…) L’argentino si sta prendendo tutte le responsabilità possibili, almeno della fase di impostazione, facilitato nel compito dal dinamismo garantito al suo fianco da Koné, altro elemento ormai imprescindibile del centrocampo giallorosso. (…) E quando i tre difensori in impostazione non riescono a trovare il varco giusto per cominciare la manovra pulita arriva super Leandro a risolvere il problema. (…)
L’altra P che funziona è quella di Pisilli, il centrocampista box to box che negli intendimenti di Ranieri può servire agli atti di “guerriglia” delle veloci transizioni romaniste, ma anche a rinforzare gli argini di fronte alle iniziative avversarie. Che in panchina ci sia De Rossi, Juric o Ranieri per Niccolò non fa alcuna differenza, lui allarga il sorriso, stringe i denti e corre dove c’è da tamponare e dove c’è da rilanciare. Se alla fine non fosse stato decisivo nel successo, lo si sarebbe potuto rimproverare per il mancato assist a Dybala due minuti prima del gol del vantaggio di Mancini ma alla fine anche quell’episodio diventa sintomatico dello spessore caratteriale ormai acquisito dal ragazzino.
E se Nicolò è la sorpresa più fresca, la conferma più matura è invece Hummels, il gigante tedesco della difesa che Juric non aveva neanche mai preso in considerazione. Nonostante il gap dinamico che ancora sulle progressioni sembra pagare, Mats si è già impossessato delle chiavi della difesa relegando a sinistra ad un ruolo di minore responsabilità Ndicka e cercando l’appoggio robusto di Mancini nel centrodestra. L’argine regge e Ranieri su questo sembra avere intenzione di erigere la sua squadra vincente. Il sistema deciso dagli uomini, insomma. E ora che è stato recuperato Hermoso, Ranieri potrà permettersi anche qualche rotazione senza dover necessariamente rivedere le convinzioni tattiche. (…)
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FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco