L’infortunio di Karsdorp è uno choc per il mondo Roma, costretto a risvegliarsi immerso in un incubo. Il difensore olandese, all’esordio in giallorosso contro il Crotone – dopo aver subìto ai primi di luglio un intervento al ginocchio destro – ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Quello sano, in pratica. Una tegola imprevista e pesantissima, con il ragazzo che non si è accorto del momento preciso in cui la lesione si è verificata ed è rimasto in campo per ottanta minuti. In nottata, dopo la gara dell’Olimpico vinta per 1-0, Rick, sentendo fastidio e zoppicando vistosamente, è stato accompagnato a Villa Stuart per gli esami strumentali, che hanno subito evidenziato la brutta diagnosi. Verrà operato oggi e il rientro è previsto in primavera inoltrata, con tutta la stagione compromessa.
Riduttivo parlare di maledizione o sfortuna, quando, con quello di Karsdorp, i crociati lesionati salgono a quota 12 in tre anni e mezzo, per un totale di 14 interventi. Il primo è stato Strootman nel marzo del 2014 (tre operazioni per lui), poi a seguire, i Primavera Capradossi, Nura, Tumminello e, l’ultimo, Ganea. Passando per Ruediger, Mario Rui, Florenzi (due interventi: ottobre 2016 e febbraio 2017), Emerson Palmieri, Luca Pellegrini e, ultimo, appunto, Karsdorp. Sotto choc il terzino, Di Francesco, tutti i compagni di squadra e lo staff di medici e preparatori atletici, che inevitabilmente finiscono sotto la lente d’ingrandimento delle domande che da un po’ di tempo si stanno facendo in società. Sotto accusa i metodi di allenamento del duo americano Norman e Lippie, sbarcato a Trigoria nell’estate del 2015, l’ultima con Garcia sulla panchina. Troppi carichi in palestra? Troppa fretta nel recuperare gli infortunati? La Roma ha acquistato il ventiduenne olandese dal Feyenoord la scorsa estate alla cifra di 14 milioni (più 5 di bonus), per affidargli la fascia destra, alla ricerca di un terzino affidabile da tempo. Visto che Florenzi, costretto a fermarsi quasi un anno per un doppio infortunio allo stesso ginocchio, è considerato da Di Francesco più un attaccante. A questo punto, invece, Alessandro dovrà alternarsi con Peres, per tamponare quello che è uno stop pesantissimo, di un giocatore, insieme a Schick (ancora non atleticamente pronto) considerato il diamante del mercato estivo.
Un altro dato che fa riflettere ed è diventato un elemento di discussione, è il fatto che tutti i crociati che si sono rotti a Trigoria dal 2014 a oggi, hanno colpito giocatori sotto i 25 anni, come se le articolazioni ancora in fase di sviluppo non sostenessero una crescita muscolare sollecitata in palestra. Discussioni che fanno gli specialisti, a Trigoria e con i giocatori, piuttosto preoccupati per la situazione e vicini al compagno di squadra provato psicologicamente. «Ringrazio tutti, il mio sogno è diventato un incubo. Lavorerò molto per diventare più forte», il saluto dell’olandese tramite i social.