Pisilli accende la luce in un pomeriggio che seppure assolato nella Capitale, per la Roma era diventato più buio che mai. E non solo per il gol a sette minuti dalla fine (il primo in campionato) che regala a Juric la seconda vittoria di fila in altrettante partite di A. Ma perché nella mezz’ora avuta a disposizione contro il Venezia dell’ex Di Francesco, al quale stava per riuscire il primo storico scherzo da ex in panchina (l’abruzzese non ha mai battuto i giallorossi in tredici precedenti), il ventenne di Casal Palocco, assieme a Baldanzi, ha cambiato la marcia del centrocampo della Roma regalando le giuste energie per la rimonta.
Il pomeriggio si apre ancora con qualche protesta dei sessantamila dell’Olimpico che prima fischiano Cristante e Pellegrini all’annuncio delle formazioni, poi proseguono nel silenzio imposto dalla Sud per i primi quindici minuti di gioco, come nella notte europea contro il Bilbao. Proprio reduce dai novanta minuti dispendiosi di coppa Juric aggiusta l’undici titolare riportando Angelino nei tre di difesa e affidandosi ad El Shaarawy e soprattutto regalando un’opportunità a un deludente Soulé vista la condizione non ottimale di Dybala.
FONTE: Il Tempo – L. Pes