Sono i due simboli di Roma e della Roma rimasti a Trigoria dopo gli addii di Totti e De Rossi. Nei giorni in cui lo storico numero 10 avrebbe festeggiato 30 anni in giallorosso – entrò per la prima volta nella casa romanista ad agosto del 1989 – Alessandro Florenzi e Lorenzo Pellegrini avranno sulle loro spalle il compito della ricostruzione di quel rapporto tra squadra,tifo e città che è sempre stato uno dei capisaldi del club.
Entrambi, consapevoli forse della delicatezza del momento, stanno mantenendo un profilo basso. Se Pellegrini ha scambiato due battute con i canali ufficiali del club, Florenzi, dopo un mese di precampionato, non ha ancora detto una parola, pur essendo il capitano. Forse lo farà oggi a Lille, forse no, ma almeno rispetto ad un anno fa, quando veniva contestato duramente a Latina, è decisamente più sereno.
Ed è più serena anche l’aria con i tifosi, nonostante c’era chi pensasse che dopo il doppio drammatico (sportivamente, s’intende) addio di Totti e De Rossi si sarebbe creata una frattura storica. Pallotta e Baldini non sono amati dai tifosi, per usare un eufemismo,ma la Roma non è stata abbandonata a se stessa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport