L’ambizione ad un certo punto, è che Fonseca avesse a disposizione due numeri uno. La sensazione, adesso, è che invece la Roma abbia in Lopez e Mirante – nelle attuali condizioni di forma – due eccellenti comprimari. L’ex di Parma e Bologna è uscito male dalla trasferta di Bergamo, così come gli era successo da quella di Napoli; lo spagnolo non ha convinto contro il Torino e, in generale, dal lockdown di marzo sembra essere la pallida copia del portiere acquistato dal Betis Siviglia.
Non è un caso che, a inizio stagione, ci sia stato il sorpasso fra i due, visto che Mirante sembrava offrire quelle garanzie in più che ora paiono evaporate, complici anche i problemi fisici che affliggono il 37enne portiere, peraltro in procinto di rinnovo fino al 2022. Il suo status, però, è quello di secondo, non di titolare. Così, qualora a gennaio la dirigenza riuscisse a cedere Lopez, si potrebbe pensare a un nuovo arrivo. Non è facile. Già in estate l’uscita del portiere è stata frenata dall’alta valutazione a bilancio (22,5 milioni, dopo una complessiva di quasi 30), adesso perciò si potrebbe pensare solo a un prestito.
Ma con quali obiettivi in entrata? A fine campionato, nel mirino ci sono Gollini, Silvestri e Cragno, ma a stagione in corso non è facile trovare un usato sicuro. Qualora la rottura con il Torino fosse irreversibile, però, si potrebbe pensare all’ipotesi Sirigu, già cercato nelle ultime sessioni di mercato. Cambiare aria potrebbe essere utile all’estremo difensore granata, che insegue l’Europeo, mentre la Roma potrebbe trarre beneficio della rivoluzione. Ipotesi facile? Non proprio, ma il mercato è il regno del possibile. Altrimenti toccherà a Lopez e Mirante scacciare le critiche e tornare a volare.
FONTE: La Gazzetta.it – M. Cecchini