Trigoria blindata, bocche cucite, testa bassa e pedalare. La Roma si prepara alla sfida contro la Juventus cercando di ritrovare serenità ma sicuramente con la giusta concentrazione che serve per affrontare una grande del campionato.
De Rossi ha lavorato praticamente giorno e notte per studiare le mosse e le contromosse per evitare che i bianconeri trovino il terzo cleansheet consecutivo e la terza partita da imbattuta De Rossi negli ultimi giorni ha provato al Fulvio Bernardini il 3-5-2, modulo che può garantire maggiore copertura alla porta di Svilar, ma non è escluso che possa tornare al consueto 4-3-3 soprattutto dopo gli arrivi di Koné e Saelemaekers. Anche in base alle loro condizioni atletiche, quindi se potranno giocare dal primo minuto o a partita in corso, il tecnico deciderà con quale schieramento scendere in campo a Torino.
Allora se fosse ii modulo con la difesa a tre, ecco Mancini, Ndicka e il braccetto Angelino, con la possibilità di vedere altrimenti Smalling al centro dei tre se De Rossi decidesse di schierare lo spagnolo sulla fascia. A meno di stravolgimenti, quindi l’impiego o del neo arrivato francese o del baby Pisilli, a centrocampo DDR dovrà impiegare Paredes, Cristante e Pellegrini, visto anche l’infortunio di Le Fée che tornerà dopo la sosta.
Sulle fasce El Shaarawy a sinistra e Celik a destra. Davanti i dubbi sono legati a Soulé. Giocherà dal primo minuto oppure De Rossi lascerà l’ex di turno in panchina? Potrebbe rimanere fuori lasciando spazio a Dybala che lo Stadium lo conosce bene e non sentirà la pressione
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi