Un passo indietro dopo il derby, ma poteva essere anche preventivabile. Perché come per la Roma così anche per Lorenzo Pellegrini il percorso verso la guarigione definitiva è inevitabilmente lungo e la crisi non può sparire in quattro e quattr’otto.
Di certo non dopo due partite, di cui una mossa prevalentemente dall’aspetto emotivo di un derby vissuto da capitano della Roma. Rispetto alla gara contro la Lazio, condita da un gol di assoluto livello e una prestazione di qualità e intensità, al Dall’Ara si sono riviste tutte le difficoltà di un giocatore che ancora non riesce a dare il suo contributo costante alla manovra della Roma.
Dall’Olimpico Pellegrini può ripartire per continuare il cammino verso la “rinascita”. Sempre che Ranieri sia pronto a dargli un’altra opportunità dal primo minuto. Questo è il nodo che il tecnico si trascinerà fino al giorno della partita contro il Genoa.
Il Napoli è ancora alla finestra e monitora attentamente la situazione del centrocampista che piace a Manna. Il diesse prima del derby aveva trovato un accordo di massima con la Roma per il suo trasferimento, poi la notte magica ha fatto saltare tutto. O rallentare.
Perché se è vero che Pellegrini vorrebbe restare in giallorosso almeno fino a giugno, è anche vero che ha bisogno di garanzie per giocare e non restare in panchina per il resto della stagione. Oltretutto il suo contratto scadrà nel 2026 e non ci sono indicazioni su discussioni tra le parti sul rinnovo. Insomma, la situazione è in continua evoluzione e tutto può cambiare di giorno in giorno.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
