Più che un dibattito, una spiegazione della Roma rivolta ai componenti della commissione Uefa addetta al controllo finanziario dei club. I dirigenti giallorossi Baldissoni, Gandini e Francia sono di ritorno da Nyon dopo l’incontro di stamattina, in cui hanno illustrato nel dettaglio i conti della società degli ultimi anni, che hanno portato la Roma a sforare uno dei paletti del Fair Play Finanziario pattuiti nel “settlement agreement” del 2015: il club giallorosso non ha rispettato il pareggio di bilancio che era richiesto a giugno 2017.
Nessuna risposta della Uefa era attesa per oggi, tantomeno una sentenza che verrà comunicata in primavera inoltrata, fra fine aprile e inizio maggio. Da Trigoria filtra se non ottimismo quantomeno fiducia sulle misure che verranno adottate. Nella peggiore delle ipotesi, la Roma si aspetta una sanzione economica e in aggiunta, al massimo, una restrizione della rosa per le competizioni europee. Il parametro non è stato rispettato per pochi milioni – meno di 10 – e nei mesi scorsi la società di Pallotta aveva già comunicato tempestivamente all’Uefa i numeri del bilancio.
Detto questo, la strategia del club non cambia e a giugno ci sarà bisogno di almeno un’altra cessione dopo quelle di gennaio di Emerson al Chelsea e Moreno alla Real Sociedad, per chiudere in pari l’esercizio in corso. Tra i giocatori più richiesti sul mercato c’è Alisson, che rinvia qualsiasi discorso sul futuro: “Io penso solo alla Roma adesso – spiega a Sky il brasiliano – cerco di stare concentrato sul mio momento. Non conoscevo le statistiche che mi rendono il terzo miglior portiere del mondo per rendimento, ma sono contento, aiuta la squadra a vincere ma questo è merito anche dell’aiuto dei miei compagni, della squadra, del preparatore Savorani che lavora tutti i giorni con me“.
Sul momento delicato della squadra Alisson aggiunge: “Prima di tutto non abbiamo lasciato entrare qui dentro la crisi, noi calciatori dobbiamo ragionare con la testa e stare tranquilli se il risultato non viene. A volte abbiamo sbagliato troppo ma ne siamo consapevoli. Col Verona è andata bene e abbiamo vinto, ci siamo messi in difficoltà con il rosso a Pellegrini. Abbiamo lavorato però anche sull’inferiorità numerica e loro non hanno mai tirato. E’ importante per la crescita della squadra, dobbiamo continuare a lavorare forte e lo abbiamo fatto anche quando i risultati non venivano. Il calcio è così, si perde anche, e dobbiamo ragionare su questi punti“.