La faccia è e resterà sempre quella di un bambino, però oggi Paulo Dybala, piccolo, non lo è più. E da qualche mese a questa parte non è più solo un leader tecnico della sua Roma, ma carismatico. Anzi, totale, a sentire Ranieri. “Paulo si sente partecipe al bene comune della Roma – dice alla vigilia della gara con l’Athletic il tecnico giallorosso – E’ un leader totale”. Parole che trovano la loro corrispondenza in quelle dell’argentino che stasera va a caccia del 200° gol in carriera. “Sarebbe bellissimo festeggiare già domani (oggi, n.d.r.) – confessa -. Ma se dovesse succedere l’importante è che sia per passare il turno, quella è la cosa più importante: tornare a Roma con la qualificazione”.
Eccolo qui, il “bene comune” citato prima da Ranieri e ripreso dal suo numero ventuno che in trasferta, in Europa, non ha mai segnato con i giallorossi. “Non ci avevo fatto caso”, risponde a chi glielo fa notare. Ecco allora che la mente viaggia a quell’unico gol europeo lontano dall’Olimpico, era a Budapest, durante la finale poi persa con il Siviglia. “Ci ha lasciato molto amaro in bocca – ricorda Dybala -. Oggi alla finale manca ancora tanto, ma noi abbiamo il desiderio di voler tornare al San Mamés”. E molto passerà dalle sue giocate oppure da una sua parola.
FONTE: Tuttosport